L’unica Chiesa del nostro Paese
fu dedicata inizialmente a Maria S.S. del Rosario e a Santa Maria Maddalena. Lo
storico locale Giovanni Petix ci informa che:<< il culto sempre
crescente del Rosario fece lentamente scomparire il nome della Maddalena che
ebbe solo pochi devoti[1]>>.
Il reverendo Vito Alfano, nella
pubblicazione del 1935[2],
ricorrendo il terzo centenario della fondazione del Paese, scrisse: <<non
si comprende la ragione per cui il culto di Santa Maria Maddalena sia venuto
meno nella parrocchia, sebbene la chiesa fosse stata dedicata a Lei>>.
Certo è che nei più vecchi
documenti dell’Archivio Parrocchiale, tra gli atti di battesimo, risultano
battezzati sotto i nomi di entrambe le Sante.
Esiste un documento del 1645, con
la quale la Curia Agrigentina approva ed accorda la erezione di un beneficio in
favore della chiesa di Montedoro, sotto il titolo della Beata Vergine del
Rosario. Da questo documento “Bulla institutionis in acclesia SS.mi Rosarij
Monti Aurei in personam D. Viti De Lucia”[3], emerge che la
Madonna del Rosario ebbe sempre il culto sull’ altare maggiore, dove trovasi
collocata l’Immagine stessa. Da ciò si deduce che S. Maria Maddalena ebbe il
culto in un altare secondario, pur essendo compatrona del borgo.
La famiglia Aragona Tagliavia era
assai devota alla Madonna del Rosario, in quanto Giovanni Aragona Tagliavia,
nonno del fondatore del Paese Don Diego, combatté nella famosa battaglia di
Lepanto, la cui vittoria come scrive lo storico G. Petix :<<tutta
l’umanità riconobbe essere stata riportata per l’ausilio della Madonna del
Rosario>>. A tali fatti si può ricondurre la devozione alla Madonna
del Rosario degli Aragona Tagliavia e la conseguente intitolazione alla nostra
Chiesa da parte del fondatore.
La battaglia di Lepanto - detta anche delle Echinadi o delle Curzolari (in turco
İnebahtı, corruzione di Naupakatos, località sul Golfo di Corinto dove essa
avvenne, chiamata Epaktos dagli abitanti e Lepanto dai veneziani) - è uno
storico scontro avvenuto il 7 ottobre 1571
tra le flotte dell'Impero Ottomano e della cristiana Lega Santa: che riuniva forze navali di Venezia, della Spagna, del Papato, di Genova, dei Cavalieri di Malta e di Savoia.
La battaglia, terza in ordine di tempo e la maggiore svoltasi a Lepanto, si
concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d'Austria, su quelle ottomane di Mehmet Alì Pascià, che perse la vita nello
scontro.
Nelle città d'occidente la
notizia venne accolta in un tripudio di feste e gioia popolare che durarono
giorni; a Roma e Venezia vennero innalzati solenni Te Deum di ringraziamento.
I
cristiani naturalmente attribuirono la loro vittoria soprattutto alla
protezione della Vergine Maria, tanto che nell'anniversario
della battaglia (7 ottobre) fu fissata la festa della Madonna del Rosario[4].
[2] V. Alfano, Terzo
centenario della fondazione di Montedoro, Caltanissetta, 1935.