Di recente ho avuto occasione di leggere l’interessante trattato
dell’Ing. Angelo Cutaia di Racalmuto avente il titolo sopra riportato
( Itinerario etc).
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percorso google e distanze |
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Naro-Caltanissetta |
seguito di molte considerazioni fa un’ipotesi sulle località vistate e descritte nel viaggio: Sutir, Gardutah, Al Minzar, Al Qatta, Naru, Sabbuqah, Qalat an Nisa, M.Khan Etc. attribuendo dei toponimi attuali.
Sutir è un punto notevole ed inconfondibile anche
se non rimane traccia alcuna del castello, descritto nel viaggio,
che si doveva trovare sulla sommità del Monte San Paolino. Nonostante
ciò l’assonanza del nome con la moderna Sutera trova concordi
tutti gli studiosi. Come noto l’abitato moderno si trova alla base
della rupe e si è sviluppato in diversi quartieri dal nome
derivato dal’arabo: rabbato, rabbatiaddru. Si può ipotizzare che la
fortezza fosse in cima ed inespugnabile mentre nelle falde vi
fosse la residenza delle popolazioni dedite alle attività produttive.Gardutah: si trova a levante di Platanu e a mezzogiorno di Sutir da cui dista 9 miglia. E’ grosso casale ( non castello) ha orti alberi e molti terreni da seminare.
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percorso google |
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percorso |
NOTA:
Se le distanze sono a volte opinabili, non c’era il
contachilometri, le direzioni dovrebbero essere date con buona
approssimazione : la bussola era nota agli arabi e chi poteva
averne una se non Al Idrisi incaricato da Re Ruggiero di
stendere un trattato di Geografia Universale ?
L’affidamento alle direzioni indicate da Al Idrisi ritengo sia
di fondamentale importanza nella individuazione dei luoghi descritti
e ne terrò conto nel tracciare i punti di riferimento sulla
mappa allegata.
Ma continuiamo con la descrizione.
Al Minzar : luogo di incerta ubicazione. Alcuni lo pongono a Montedoro, chi al monte Castelluccio chi alla Sabbuggia chi a Serradifalco ed il Cutaia al Serrone di Racalmuto.
Il fatto che Minzar significa “sega” ovvero “serra” ( resegone del Manzoni) fa si che ognuno, per campanilismo o altro lo associ alla “serra” che si trova nel proprio territorio.
Ma il territorio siciliano è pieno di “serre” di tutti i tipi: da ragazzi facevamo la “guerra” tra “sirrara” e “pinninara”, giusto per citare una storia vissuta. La parte alta di Montedoro era la serra in contrapposizione alla parte pianeggiante.
L’attinenza del nome Minzar, Minzaur con Montis – aurei fa declinare una favorevole attinenza con l’attuale Montedoro. Il castello, per ipotesi, doveva trovarsi sul Monte Ottavio o sul Monte Croce, dove non ne rimane alcuna traccia, ma anche sul Monte San Paolino non rimane traccia del castello che si da per certo esserci stato. In aggiunta, ai piedi del Monte Croce da un lato e dal MonteOttavio dall’altro sorgeva la masseria Balatazza, toponimo chiaramente arabo ( il piano …in contrapposizione al Minzar (alla Serra) ? ). Quale analogia con Sutera e con altri luoghi storici ! In alto la fortezza, nel piano le abitazioni e le attività produttive. Lo stesso vale per Racalmuto: in alto il Serrone in basso il Casale (Rahal) di Mohammed (Mut) e forse per Cazzola con il corrispettivo Vito Soldano.
Ma noi continuiamo a cercare dei castelli ( tale è la traduzione di Amari) ma ritengo sia più opportuno parlare di torri di avvistamento e segnalazioni luminose (in qualche posto è stata trovata la conca del fuoco) o di fumo: se cosi fosse la loro scomparsa non desterebbe molto stupore. La fortezza di Platano, che avrebbe avuto una forficazione muraria lunga 1 miglio, è completamente scomparsa!
Al Qattah : Da Minzar ad Al Qatta 10 miglia verso mezzogiorno.
Seguendo le linee della viabilità descritta dall’Ing. Cutaia ci ritroviamo alla Serra di Cazzola.
Punto strategico notevole all’uscita del fiume Gallodoro nel ramo meridionale e posta a guardia dell’attuale statale SS122 (percorso della strada romana Catania-Agrigento). Dal questo punto si vede tutto il vallone verso nord e l’altopiano di Racalmuto fino al mare a sud-ovest. Punto di confluenza delle vie che da Licata-Naro vanno verso l’interno e verso ovest proseguono per Agrigento.
Molti studiosi, per primo lo stesso Amari, avevano individuato questo toponimo con Canicattì.
Da altre analisi si è visto che non poteva essere l’attuale abitato, ma spostato più a ovest, forse la Contrada Vito Soldano (Sultan), Passo d’Alì, che si trova nelle vicinanze di Cazzola ad alcuni chilometri a ovest del paese. Non certo vicino Favara come sostiene l’Ing. Cutaia. Tra l’altro l’assonanza tra Al Qatta’ e Cazzo’ (la) richiede un più approfondito studio etimologico.
Da Al Qattah ad Agrigento 12 miglia per ponente.
Fin qui il percorso che ci riguarda da vicino, ma continuando la descrizione di altri luoghi seguiti nel percorso del geografo ritroviamo i seguenti riferimenti:
Ma continuiamo con la descrizione.
Al Minzar : luogo di incerta ubicazione. Alcuni lo pongono a Montedoro, chi al monte Castelluccio chi alla Sabbuggia chi a Serradifalco ed il Cutaia al Serrone di Racalmuto.
Il fatto che Minzar significa “sega” ovvero “serra” ( resegone del Manzoni) fa si che ognuno, per campanilismo o altro lo associ alla “serra” che si trova nel proprio territorio.
Ma il territorio siciliano è pieno di “serre” di tutti i tipi: da ragazzi facevamo la “guerra” tra “sirrara” e “pinninara”, giusto per citare una storia vissuta. La parte alta di Montedoro era la serra in contrapposizione alla parte pianeggiante.
Ma seguiamo le indicazioni di Idrisi: Minzar è
castello in cima di un monte scosceso; è abitato e coltivato da’
naturali, ha molte terre da seminare e ridonda di produzioni.
Disgraziatamente vi è una lacuna nella indicazione della distanza e
direzione in cui si trova Minzar rispetto a Gardutah. Per via
indiretta vedremo che Minzar è a levante di Gardutah e 5 miglia di
distanza.L’attinenza del nome Minzar, Minzaur con Montis – aurei fa declinare una favorevole attinenza con l’attuale Montedoro. Il castello, per ipotesi, doveva trovarsi sul Monte Ottavio o sul Monte Croce, dove non ne rimane alcuna traccia, ma anche sul Monte San Paolino non rimane traccia del castello che si da per certo esserci stato. In aggiunta, ai piedi del Monte Croce da un lato e dal MonteOttavio dall’altro sorgeva la masseria Balatazza, toponimo chiaramente arabo ( il piano …in contrapposizione al Minzar (alla Serra) ? ). Quale analogia con Sutera e con altri luoghi storici ! In alto la fortezza, nel piano le abitazioni e le attività produttive. Lo stesso vale per Racalmuto: in alto il Serrone in basso il Casale (Rahal) di Mohammed (Mut) e forse per Cazzola con il corrispettivo Vito Soldano.
Ma noi continuiamo a cercare dei castelli ( tale è la traduzione di Amari) ma ritengo sia più opportuno parlare di torri di avvistamento e segnalazioni luminose (in qualche posto è stata trovata la conca del fuoco) o di fumo: se cosi fosse la loro scomparsa non desterebbe molto stupore. La fortezza di Platano, che avrebbe avuto una forficazione muraria lunga 1 miglio, è completamente scomparsa!
Al Qattah : Da Minzar ad Al Qatta 10 miglia verso mezzogiorno.
Seguendo le linee della viabilità descritta dall’Ing. Cutaia ci ritroviamo alla Serra di Cazzola.
Punto strategico notevole all’uscita del fiume Gallodoro nel ramo meridionale e posta a guardia dell’attuale statale SS122 (percorso della strada romana Catania-Agrigento). Dal questo punto si vede tutto il vallone verso nord e l’altopiano di Racalmuto fino al mare a sud-ovest. Punto di confluenza delle vie che da Licata-Naro vanno verso l’interno e verso ovest proseguono per Agrigento.
Molti studiosi, per primo lo stesso Amari, avevano individuato questo toponimo con Canicattì.
Da altre analisi si è visto che non poteva essere l’attuale abitato, ma spostato più a ovest, forse la Contrada Vito Soldano (Sultan), Passo d’Alì, che si trova nelle vicinanze di Cazzola ad alcuni chilometri a ovest del paese. Non certo vicino Favara come sostiene l’Ing. Cutaia. Tra l’altro l’assonanza tra Al Qatta’ e Cazzo’ (la) richiede un più approfondito studio etimologico.
Da Al Qattah ad Agrigento 12 miglia per ponente.
Fin qui il percorso che ci riguarda da vicino, ma continuando la descrizione di altri luoghi seguiti nel percorso del geografo ritroviamo i seguenti riferimenti:
Da Girgenti a Naru: 12 miglia per levante ;
Da Girgenti a Minzar: 18 miglia tra levante e tramontana;
Da Naru ad Al Qattah: 10 miglia per settentrione;
Da Naru ad As Sabuqah: 12 miglia per levante;
Da Al Qattah ad As Sabuqah: 12 miglia per levante;
Da Al Minsar ad Sabuqah: 11 miglia tra mezzogiorno e levante;
Da Sabuqah a Qal at an Nisa; 12 miglia su la via di Girgenti;
Da Naru a Qal at an Nisa: 21 miglia tra levante e tramontana;
Da M.kahn a Qal at an Nisa: 15 miglia tra mezzogiorno e levante ;
Da Girgenti a Minzar: 18 miglia tra levante e tramontana;
Da Naru ad Al Qattah: 10 miglia per settentrione;
Da Naru ad As Sabuqah: 12 miglia per levante;
Da Al Qattah ad As Sabuqah: 12 miglia per levante;
Da Al Minsar ad Sabuqah: 11 miglia tra mezzogiorno e levante;
Da Sabuqah a Qal at an Nisa; 12 miglia su la via di Girgenti;
Da Naru a Qal at an Nisa: 21 miglia tra levante e tramontana;
Da M.kahn a Qal at an Nisa: 15 miglia tra mezzogiorno e levante ;
Da M. Khan a Sutera: 15 miglia verso ponente;
Il totale del percorso tra Sutir e Girgenti assomma ad una giornata grande, ovvero 36 miglia.
Se riportiamo tutti questi dati incrociati tra loro sulla
pianta del nostro territorio abbiamo le presunte località odierne.
Gardutha, a 9 miglia da Sutera, seguendo l’itinerario Sutera –Campofranco-Ponte Romano e risalendo la collina , ci ritroviamo vicino al cimitero di Milocca, ovvero al vecchio Monastero di San Martino.
Proseguendo sulla trazzera per Bompensiere e risalendo la collina di Montedoro si giunge alla Balatazza dopo 5 miglia.
Siamo al Minzar; la strada prosegue lunga la costa
della Cda Montagna, supera il bivio di Bellanova ( Bellanubi ? -
Masseria Villanuova) e in corrisdipondenza di Gibellini s’inerpica
sulla montagna del Castelluccio e ridiscende verso la serra di
Cazzola ( Al Qattah ?), totale 10 miglia.
Da Cazzola lungo la via Romana per Girgenti 12 Miglia.
A sostegno di questa descrizione ritengo importanti le distanze e direzioni tra:
Girgenti e Minzar, 18 miglia tra levante e tramontana.
Naru e Qal at an Nisa, 21 miglia tra levante e tramontana.
Questi itenerari non sono percorsi in modo diretto da Idrisi poiche’
il percorso da Minzar a Girgenti passa da Al Qatta (deviazione) con
un percorso di 10 + 12 miglia; la via diretta che doveva esistere
(sulle carte di Idrisi) è più breve e doveva passare per Racalmuto.
L’altra triangolazione tra Naru –Sabuqah – Qal at an Nisa 12
+ 12 mentre la via diretta tra Naru e Qal at an Nisa è di 21
miglia .
La distanza tra Girgenti e Minzar corrisponde alle 18 miglia
indicate da Al Idris seguendo la strada Montedoro- Racalmuto-
Agrigento !
Il percorso da Naro a Caltanissetta , passante per Delia,
Ramilia,Cozzo di Naro è di circa 22 miglia, rispetto ai 21 indicati
da Idris.
La spezzata che unisce Naro a Sabuqah e Sabuqah a Caltanissetta
di 24 Miglia doveva passare vicino di Sommatino ( Mole di Draffu’).
A questo proposito si è creata una notevole confusione tra Sabuqah , Darfudi’ e Qarqudi’.
Dalle distanze e incroci sembra che Idrisi sia incorso in un errore di sostituzione tra la nostra Sabbuggia ( vedi sul Sito “Una passeggiata alla Sabbugia”) e la Mole di Draffu’ (Darfudì ).
Se così fosse tutto quadrerebbe alla perfezione.
In conclusione ritengo non vi sia alcuna discordanza tra le notizie
di Idris e i dati riportati sulla carta, da cui si deduce che Gardutah sia uno dei Casali di Milocca, in cui già da tempo esistevano molti fabbricati; Al Minzar sia da porre nella serra di Montedoro, mentre Al Qattah alla Serra di Cazzola e, fuori dal percorso che ci riguarda, anche Sabuqah sarebbe da sostituire con Daffru’.
In aggiunta: dal Monte Ottavio è visibile direttamente la Serra di
Cazzola e da Cazzola si vede tutto il Vallone fino a M.Kahn
(valle inferno vicino Marianopoli) ma non Sutera .Dall’altro versante
vi vede il Monte Caltafaraci, sopra Favara, e Agrigento.
Quindi la linea di comunicazione a vista era : Sutera, Minzar,Al Qattah e Girgenti.
C. Messana 07/2009
Non funziona proprio nulla. Luigi Santagati.
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